Mandarini


Roma, 30 giugno 2014

Sconfortanti gli spifferi dal Consiglio Federale di oggi. Unica decisione: la data per eleggere il presidente. A quanto si dice, Carlo Tavecchio (sindaco democristiano di Ponte Lambro dal 1976 al 1995, e dunque sopravvissuto anche alla Democrazia Cristiana, e dal 1999 presidente della Lega Dilettanti) dispone dei voti per succedere ad Abete. Bene. Qualcuno ci spiegherà quali sono i suoi meriti? Quali le sue competenze? A noi piacerebbe che il calcio italiano fosse guidato da uomini che in questo ambito hanno acquisito meriti evidenti e riconosciuti. Qualche nome? Da Riva a Rivera a Mazzola, da Zoff a Maldini, da Baggio a Sacchi, e sono solo i primi che vengono in mente. Giovani o no.

Algérie vs France


26-27 giugno 2014

Presi come sono a inseguire il gossip di ogni genere, i media italiani “non si sono accorti” (eufemismo) di quanto accaduto in Francia nella notte successiva alla qualificazione dell’Algeria agli ottavi di finale dei Mondiali brasiliani. 

Incidenti e scontri con la polizia hanno fatto seguito alle feste spontanee dei moltissimi franco-algerini riversatisi per le strade delle città, grandi e piccole dell’Esagono. 74 arresti e 3 poliziotti feriti, tra Parigi, Lione, Lille, Roubaix e Marsiglia [fonti: 01-02-03].

Anche i media francesi hanno messo la sordina ai fatti perché si tratta di un problema esplosivo. La storia comincia a chiedere il conto del colonialismo francese in nord Africa e della mancata integrazione degli immigrati che ne è seguita. Uno dei punti di tensione è la doppia cittadinanza, che permette agli algerini di Francia di mantenere o assumere anche quella algerina. Basti pensare come per le ultime elezioni tenutesi nel paese del Maghreb hanno votato in Francia ben 800.000 persone.

Cosa c’entra tutto ciò con il calcio? Basta fare due nomi: Zidane e Benzema per comprendere la difficile gestione della doppia identità, o forse dell’impossibilità di poterla risolvere.

Il governo socialista ormai alla deriva ha provato a buttarla sull’ordine pubblico, accusando i soliti “casseurs”: il Ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve ha parlato di un “poignée de casseurs isolés, qui profitent de manifestations sportives pour gâcher des moments qui peuvent être festifs”.

Il presidente del Front National, Marine Le Pen, ne ha approfittato per tuonare, vento in poppa: “Il faut maintenant mettre fin à la double nationalité et arrêter l’immigration. La démonstration de l’échec total de la politique de l’immigration et le refus exprimé, par un certain nombre de binationaux de l’assimilation. Il faut choisir, être français ou être autre chose. Il faut que l’Etat retrouve son autorité. Il n’y a pas un pays au monde qui accepterait de subir ce que nous subissons sur notre territoire” [fonte].

Si parla di calcio, anzi di foot, cioè di politica. Su come il calcio, per l’Algeria, sia un fronte politico aperto con la Francia, una sorta di permanente rivendicazione di indipendenza, si vedano - in assenza di analisi in quelli italiani - quelle offerte da media internazionali come "Al Jazeera", "Guardian" e "Washington Post".

I furbetti della carrozzina


Bestiario mondiale
21 giugno 2014

Noi italiani amiamo lamentarci del “degrado morale” del nostro paese, quasi sempre senza domandarci in che modo contribuisca virtuosamente ciascuno di noi. Ma tutto il mondo è paese. Non solo a Palermo si entra allo stadio in carrozzina per usufruire dei posti riservati ai “diversamente abili” [vedi]. 

Queste foto stanno facendo il giro del mondo e la dicono lunga sul “degrado morale” dell’umanità. A meno di non credere ai miracoli di cui è fonte inesauribile il futebol.

Il direttore marketing della Fifa, Thierry Weil, sembra non crederci: “È una truffa” ha dettato alle agenzie. Ma cosa farà per evitarla? Pare che il bagarinaggio ai Mondiali sia un fenomeno enorme, peggio che davanti ai nostri lager [vedi].

L’Italian politician under fire


Bestiario Mondiale
15 giugno 2014

"Fa piacere mandare a fare …. gli inglesi, boriosi e coglioni". Questo il cinguettio gentile dell’onorevole Maurizio Gasparri, vice-presidente del Senato della Repubblica Italiana", datato 2:00 AM - 15 Giu 2014 - Cava de’ Tirreni, Salerno, Italia.

Si commenta da solo. Ma è un pezzo di giornalismo british la notiziuola che ne ha dato il Guardian: “Italian politician under fire after labelling English ‘pretentious pricks’”. Con dovizia di spiegazioni lessicali: “Mr Gasparri used the word coglioni which is literally translated as testicles, but is used as an offensive means of calling someone a prick or an arsehole. He left a blank where the Italian term for “fuck yourselves” was the obvious phrase missing”.

Viene poi rammentato il CV del suddetto: “former minister of communications under Silvio Berlusconi and one of the media mogul’s most loyal party faithful; a politician who is also outspokenly anti-immigration, is one of Italy’s most gaffe-prone politicians. He has repeatedly offended fellow ministers, journalists using social media. After Barack Obama was elected in November 2008, he famously said on RAI that with Obama in the White House “al-Qaida is happier”, drawing jeers from his political opponents”.

Non contento, Mr Gasparri ha ribattuto: “Una tempesta in un bicchier d’acqua. Mi diverte questa polemica un po’ ridicola che hanno montato su una cosa avvenuta nell’euforia per la vittoria. Il fatto è che l’Italia batte abitualmente l’Inghilterra nelle partite importanti. Noi siamo 4 volte Campioni del Mondo mentre loro hanno vinto la Coppa solo una volta nel ’66”.

Mafia family


Bestiario Mondiale
11 giugno 2014

"Fifa, I’m afraid, behaves like a mafia family. It has a decades-long tradition of bribes, bungs and corruption, About half of its executive committee who voted on the last World Cup have had to go … Don Corleone, I believe, would have recognised the tactics and he probably would have admired them."

Lord David Triesman, già presidente della Football Association

Il Diavolo del Mercoledì


Bestiario Mondiale
5 giugno 2014

In attesa di novità dall’acquario di Oberhausen, ieri ha parlato il Diavolo del Mercoledì. Che non è il simpatico Taz, ovviamente, bensì, all’anagrafe (incerta invero), Nana Kwaku Bonsam, un povero diavolo ghanese che si è guadagnato i suoi 15 minuti di popolarità planetaria (cui contribuiamo volentieri anche noi in questa rubrica).

I media politicamente corretti lo etichettano come “Ghanian Traditional Priest”. Quelli più popolari vanno per le spicce e lo etichettano più tradizionalmente come “Witch doctor”. Uno stregone, diremmo a casa nostra.

Cosa ha dichiarato the ‘Devil of Wednesday’ - ovviamemte ieri, mercoledì 5 giugno, e ovviamente alla “Angel” Radio FM di Kumasi? Che ha fatto la “fattura” (non quella commerciale bensì quella spirituale) niente popò di meno che a sua Maestà CR7. L’avrebbe fatta, a suo dire, nello scorso febbraio, onde impedire a Lara Croft di giocare contro il Ghana, e che ci sta continuando a lavorare quotidianamente attraverso le sue arti magiche.

Trascrizione: “I know what Cristiano Ronaldo’s injury is about, I’m working on him. I am very serious about it. Last week, I went around looking for four dogs and I got them to be used in manufacturing a special spirit called Kahwiri Kapam. I said it four months ago that I will work on Cristiano Ronaldo seriously and rule him out of the World up or at least prevent him from playing against Ghana and the best thing I can do is to keep him out though injury. This injury can never be cured by any medic, they can never see what is causing the injury because it is spiritual. Today, it is his knee, tomorrow it is his thigh, next day it is something else” [vedi].

I medici della nazionale portoghese parlano invece di “tendinite rotulea del ginocchio sinistro”. Punti di vista.

La professionalità di José


Bestiario Mondiale
3 giugno 2014

Media italiani in fibrillazione. Ha parlato lo Special One. Sull’Italia ai prossimi Mondiali. 

Queste le parole odierne: “L’Italia può fare tutto. Avrà un girone molto difficile in cui sicuramente qualche squadra importante dovrà finire la sua partecipazione al Mondiale. Ma l’Italia è l’Italia. La Nazionale di Prandelli ha giocatori di talento, ha l’esperienza, ha il savoir faire per affrontare certi momenti così importanti, e credo che l’Italia possa fare tutto. Ovviamente il girone sarà duro, ma se lo supererà, dagli ottavi in poi può far valere la sua preparazione. Se avrà successo, poi negli scontri a eliminazione diretta l’Italia è molto adatta questo tipo di situazioni. Anche la tradizione e la fiducia sono importanti. Credo che l’Italia possa fare molto bene. Dove arriverà? In finale, può vincere” [vedi].

Ovviamente è scattata l’esegesi. Ci fa o ci è? Provocazione? Gufata? Forse la spiegazione è più semplice di quanto non sembri. Una delle doti maggiori di José Mourinho è la professionalità: sposa sempre la causa e l’identità del datore di lavoro. L’intervista è stata data a Eurosport Italia, di cui sarà commentatore in esclusiva in occasione del Mondiale brasiliano. L’avesse data a Eurosport Germania o Spagna cosa avrebbe detto?