Vent’anni dopo


28 marzo 1993, Stadio Rigamonti, Brescia
28 marzo 2013: 527 partite dopo, 226 gol segnati, nella sola Serie A

"Totti è un artista, un maestro, un architetto del pallone. Senza dubbio il miglior calciatore della storia italiana".
Sir Alex Ferguson

"Totti è un monumento non solo di Roma, ma dell’Italia intera, né più né meno come il Colosseo o i faraglioni di Capri".
Laurent Blanc

"Totti è intramontabile come la luce sui tetti di Roma a primavera che non scompare mai".
Walter Sabatini

"È un fenomeno, giocatore raro. Sembra quasi che quando è nato, il Padreterno gli abbia detto: vai giù e gioca a pallone e basta. E lui ha fatto quello che gli è stato ordinato".
Gigi Riva

Pallone nella bufera


22 marzo 2013, Dick’s Sporting Goods Park, Commerce City (Colorado)

La foto sconfina nel neofigurativismo, se vogliamo, ed è suggestiva. Ma la sostanza è imbarazzante per il “soccer”. La partita delle qualificazioni per il Mondiale 2014 tra USA e Costarica è stata giocata in condizioni climatiche più che estreme: sotto una bufera di neve che solo l’abitudine dei montanari del luogo ha reso possibile. Ma non giocabile a guardare le immagini: la palla (gialla e non arancione) non si vedeva.

Il sospetto dei poveri caraibici è che solo il rapido vantaggio acquisito dagli yankees abbia indotto l’arbitro salvadoregno Joel Aguilar a non sospendere l’incontro. Si pensi al danno economico che produrrebbe l’assenza degli USA ai mondiali brasiliani … Un’altra pagina per nulla immacolata della FIFA.

La dice lunga la galleria fotografica ‘auto-censurata’ sul sito della FIFA: vedi | il candido tabellino
Vedi invece altri servizi “terzi”: video | foto

Qui infine l’esultanza yankees che parla di SnowClásico per indorare la pillola di un “unforgettable setting”.

Ciao Pietro …


Roma, 21 marzo 2013

"Il rettilineo di Mennea, nei 200, è come un gol che dura 10 secondi, fra spettatori impazziti" (Fabio Monti)

Il composto tripudio di Paolo Rosi

Europa anno zero


16 marzo 2013, Olympiakó Stádio Spyros Louis, Atene

Giorgos Katidis, 20 anni, centrocampista dell’Aek Atene: “Non sapevo cosa significasse quel gesto”

Cronaca | Storia
I complici (“non vedo, non sento, non parlo”) | Germania anno zero

Un país tan futbolero


14 marzo 2013

"En este país tan futbolero, la elección del argentino Jorge Mario Bergoglio como nuevo papa se sintió como si hubiese sido un gol de último minuto que le hizo ganar a la Argentina la final de un Mundial contra Brasil" (La Nacion)

Argentini scatenati per papa Francisco | L’eco italico

¡Santo desde la cuna!


13 marzo 2013, Città del Vaticano

Bergoglio es hincha de San Lorenzo hasta la médula: “No me perdí ningún partido de la campaña de 1946”.

Olé | Gazza | Zanetti | Maradona & Gauchos | La nuova maglia del San Lorenzo

Football Against the Enemy: Egitto 2012-2013 (again)


9 marzo 2013, Il Cairo

La palazzina è decorosa e il giardino curato, e non restituiscono il tipico senso di disordine e degrado urbanistico della capitale egiziana, ma la scena è ancora una volta violenta. Il pallone a scacchi sul tettuccio - che ricorda tristemente la testa della mascotte di Italia ‘90 - identifica il luogo come calcistico: è infatti la sede della Federazione calcistica dell’Egitto.

Data alle fiamme dagli ultras dell’Al-Ahly Sporting Club perché, ai loro occhi, la sentenza, emanata oggi dalla Corte di appello contro i poliziotti e i responsabili delle forze dell’ordine presenti allo stadio di Port Said durante il massacro del 1° febbraio 2012 in cui morirono 74 persone, perlopiù tifosi dell’Al-Ahly [rammenta], è apparsa troppo lieve. Il tribunale ha assolto 28 imputati, tra cui vari ufficiali di polizia, mentre “solo” 24 individui, tra cui l’ex responsabile della sicurezza di Port Said, il generale Essam Samak, sono stati invece condannati a 15 anni di carcere [leggi].

Troppo poco, evidentemente, per gli ultras cairoti assetati di vendetta. Si noti come la stessa corte abbia confermato la condanna a morte per i 21 ultras dell’Al-Masry già giudicati lo scorso 26 gennaio [rammenta]. Da allora i loro compagni hanno inscenato una quotidiana guerriglia a Port Said [leggi]. Secondo alcune voci, oggi al Cairo sarebbero morte altre 3 persone nelle violenze che hanno avuto come oggetto anche il circolo della polizia e le strade della capitale [leggi].

Di calcio, dunque, si continua a morire. Nell’indifferenza degli “addetti ai lavori”.

Football is my heaven


Domani (5 marzo 2013), chissà?, magari per la millesima volta …